Ultimo weekend: 5 e 6 settembre 2025
La Stagione Contemporanea del Teatro di Villazzano si prepara a salutare il suo pubblico con due serate speciali, ricche di emozioni e spunti di riflessione. Dopo un percorso che ha dato voce a linguaggi innovativi e temi attuali, il sipario si chiuderà con due spettacoli intensi e coinvolgenti, pensati per lasciare un ricordo indelebile negli spettatori.
Venerdì 5 settembre, ore 20.45 – UNO SPETTACOLO PER CHI VIVE IN TEMPI DI ESTINZIONE
Scritto da Miranda Rose Hall, diretto da Mirko Corradini, con Beatrice Festi.
Un monologo potente e intimo che affronta il tema dell’estinzione e della perdita, intrecciando memorie personali e crisi globali. La protagonista, Noemi, racconta la propria angoscia di fronte alla scomparsa delle specie e alla fragilità della vita, trasformando il dolore in un invito alla consapevolezza collettiva. Uno spettacolo che parla della nostra epoca, chiedendoci di fermarci e riflettere sul ruolo dell’uomo nella storia del pianeta.
Sabato 6 settembre, ore 20.45 – COSTELLAZIONI
Di Nick Payne, con Roberto Solofria e Ilaria Delli Paoli, regia di Roberto Solofria, produzione Mutamenti/Teatro Civico 14.
Un uomo, una donna e l’infinito ventaglio delle possibilità. Costellazioni esplora la teoria dei mondi paralleli applicata a una relazione sentimentale, trasformando un incontro tra due persone in un caleidoscopio di scelte e destini possibili. Dialoghi frammentati, ripetizioni e variazioni danno vita a una partitura teatrale brillante e struggente, capace di emozionare e far riflettere sul senso delle nostre decisioni.
Come per tutti gli appuntamenti della Stagione Contemporanea, dalle 18.30 il pubblico potrà partecipare a un momento conviviale con le birrette artigianali di Foravia, per entrare nello spirito della serata con leggerezza e convivialità.
Con queste ultime due date, la Stagione Contemporanea si conferma un percorso unico di scoperta, provocazione e bellezza: un’estate di teatro senza confini, per chi vuole esplorare nuove narrazioni e vivere fino in fondo l’emozione della scena.