Le fortificazioni della zona avevano il compito di bloccare la strada a un’eventuale infiltrazione del nemico dalla Valsugana attraverso l’altopiano della Vigolana, come era avvenuto nella guerra del 1866, con le truppe italiane del generale Medici arrivate fino a Valsorda. Negli anni ottanta dell’Ottocento erano state realizzate le batterie Brusaferro e Maranza e il blockhaus Maranza. Allo scoppio della prima guerra mondiale vennero edificate moderne fortificazioni che sbarravano l’accesso a Trento da Valsorda e salivano sul versante meridionale della Marzola con trinceramenti, postazioni d’artiglieria, caverne e manufatti in calcestruzzo armato. La Marzola separa la valle dell’Adige dalla Valsugana: la sua cima settentrionale raggiunge i 1738 m, quella meridionale arriva a 1736 m. La sommità offre una suggestiva vista sulla città, sulla valle dell’Adige e la Vallagarina, sui laghi di Levico e Caldonazzo, sulla Valsugana e il Lagorai, spaziando fino al Brenta.
Itinerari proposti:
- Il giro delle fortificazioni della Maranza
- Dai Bindesi al Forte Brusaferro
- Il giro della Marzola
Le fortificazioni
Batteria Brusaferro
- anno di costruzione: 1879-1880
- tipologia: batteria
- proprietà: privata
- apertura al pubblico: no
- stato di conservazione: non restaurata
- Disarmata nel 1915
Batteria Maranza
- anno di costruzione: 1881-1882
- tipologia: batteria
- proprietà: pubblica
- apertura al pubblico: no
- stato di conservazione: tracce
- Demolita nel 1915
Blockhaus Maranza
- anno di costruzione: 1881-1882
- tipologia: blockhaus
- proprietà: pubblica
- apertura al pubblico: no
- stato di conservazione: tracce
- Demolito nel 1915